
- usare i terreni dell’ex Cotabo
- ricavare un rettilineo nella zona nord dove ospitare le manifestazioni sportive
- sdoppiare l’evento fieristico (tenendo la parte commerciale sotto le Due Torri e, spostando quella sportiva a Modena).
Cosa che avrebbe potuto lasciare ancora una speranza di ripresa per la sede storica e, non decretare la fine della fiera Bolognina.
La decisione della chiusura del Motorshow di Bologna
C’era una volta il Salone di Bologna Fiera
Chi voleva capire cosa stesse per accadere nel mondo dei motori, non poteva mancare all’appuntamento fisso, previsto nella prima decina del mese di dicembre, con la fiera internazionale dell’auto di Bologna, ovvero il MOTORSHOW.
Uno straordinario fenomeno, un evento imperdibile, grazie al perfetto mix tra novità, spettacoli all’interno dei padiglioni, prove su strada e gare in pista. Ideato e realizzato da Mario Zodiaco ma, messo in piedi dal suo organizzatore, Alfredo Cazzola, bolognese classe 1950, che in poco tempo, riesce ad attrarre un numero sempre più cospicuo di visitatori ( dal 1980 al 2006 attira milioni di visitatori fino al record di 1.2 milioni del 2006) al punto da farlo diventare l’evento fieristico più visitato d’Italia, nonché uno dei più noti a livello internazionale, anche grazie all’intuito di fare spettacoli, veri e propri show di motori con ospiti d’onore, campioni del volante e delle due ruote, del calibro internazionale e nazionale: da Gilles Villeneuve a Valentino Rossi, da Ayrton Senna a Michael Schumacher, animarono gli spettacoli e le competizioni sportive della fiera, accrescendone il decretato successo, alle stelle, come nel 1997 l’anno dei record di presenze visitatori.
I segreti del motorshow di Bologna?
Peccato che non sia andata a finire così. Dopo aver lasciato la gestione dell’organizzazione ai francesi Gl Events nel 2013, infatti, non si sono più toccati gli stessi record. E così, la storia ci riporta ad oggi, quarantadue anni dopo il suo debutto, la kermesse inventata dall’imprenditore bolognese Mario Zodiaco, non avrà più spazio tra i padiglioni.
Il futuro del Motorshow? Si chiamerà Festival Terra di Motori
A darne ufficialmente la notizia è stato il direttore generale di BolognaFiere, Antonio Bruzzone, nella conferenza stampa di presentazione della manifestazione tenutasi oggi, 25 settembre 2018, a Milano:” La città di Modena sarà il nuovo palcoscenico che ospiterà nella zona tra Fiera e autodromo la storica kermesse ed il nome della manifestazione sarà: Festival -Terra di Motori .
Ma quando?
Tra le grandi novità c’è anche il periodo, non più previsto per il mese dicembre, (ormai troppo imminente e difficile da organizzare) bensì per la prossima primavera, dal 16 al 19 maggio 2019.
Che dire?! Siamo tutti ansiosi di poter ritrovare lo spettacolo del “ Motorshow” e poter partecipare a questa sua nuova veste di Festival , nel cuore pulsante della Motor valley, dove hanno sede i marchi italiani più prestigiosi e conosciuti al mondo, come la Ferrari. Una grande occasione per tutte le case costruttrici italiane di mettere in mostra i nostri capolavori d’ingegneria meccanica e, consentire a tutti gli amanti dei motori, di sognare ancora ad occhi aperti, di vivere ancora tante emozioni a fior di pelle.